martedì 28 giugno 2022

TESTIMONIANZA SCRITTA SUL GRANELLINO

 

QUESTA E LA MIA TESTIMONIANZA SCRITTA INTEGRALE

La presenza di Gesù nell’Eucarestia

Vorrei dare con l’aiuto dello Spirito Santo e di Gesù, una risposta a tante persone che ancora mettono in discussione la presenza viva di Gesù nell’Eucarestia, con questa mia testimonianza.

Sono Tommaso uno dei tanti ministri dell’Eucarestia della Chiesa Santa Famiglia di Pianura Napoli.

Quando morì Angela, mia figlia di 16 anni, il giorno 11 novembre 2017 ha lasciato questo mondo per recarsi alla casa del Padre Nostro.

Il suo corpo riposava nella nostra chiesa, perché non mi era possibile tenerla nella sua casa per mancanza di spazio.

Il giorno seguente che era Domenica io e mia moglie Maria andammo ad aprire la chiesa per stare nella camera ardente allestita per lei dal mio parroco Mario Maiorano, sentivo in me come una voce che mi diceva: “Ho bisogno di te, qui non puoi fare niente per tua figlia, lei ora e con me e sta benissimo, mentre tu mi devi portare dai miei figli ammalati”. Così dissi queste parole: “Angela a babbo ti ho lasciato tante volte, nei giorni di festa e nei momenti più difficili per te… Quando eri in rianimazione, nel reparto con mamma, nei momenti più difficili per la tua salute, e in tante altre situazioni, tutto per portare Gesù agli ammalati a me affidati. Angela, per questo ti chiedo perdono, se anche oggi in questo momento ti lascio per andare dagli ammalati che aspettano Gesù e la Sua parola, mi aspettano per ricevere da Gesù forza e speranza, ma torno appena finito”. Così andai alla partecipazione della Santa Messa.

Al momento della comunione, mi presentai davanti al mio sacerdote per ricevere l’Eucarestia per gli ammalati, padre Mario mi guardò un po' sorpreso ma senza dire niente mi diede Gesù Eucaristico, alla fine della Santa Messa dopo la benedizione del mio sacerdote mi avviai.

Arrivai dalla prima ammalata, la Sig. Dorotea Polverino, nel vedermi con stupore disse: “Ma perdonami, non è morta tua figlia? E tu sei qui da me?”. Le risposi dicendole: “Si, ma l’ho lasciata per portarti Gesù non sei contenta?” Rispose di si con gioia e con le lacrime agli occhi, ringraziando Gesù per la Sua presenza, perché prima che io arrivassi era triste sapendo che questa domenica non avrebbe ricevuto Gesù, ma invece arrivò.

Vi dico che dal momento che ho preso Gesù Eucaristico, non ho sentito più il dolore derivante dall’assenza di mia figlia , non vi era tristezza o angoscia, ma tantissima serenità e pace interiore.

Poi arrivato nel portare l’ultima comunione, all’uscire da quella casa mi sentì crollare il mondo addosso. Sentii di nuovo il dolore di un padre che aveva perso una figlia e con la testa bassa e piangendo mi avviai in Chiesa, dove si trovava mia figlia.

Arrivato in chiesa e ripensando a tutto quanto era successo con la presenza di Gesù che avevo nella teca sul mio cuore. Riferii a Padre Mario, che mi venne il pensiero di chiedergli di avere tutto per me un’Ostia Consacrata, cosi da provare di nuovo tutta quella serenità che solo Gesù può dare.

Vi dico che tutto questo lo possiamo provare tutti, ogni volta che ci avviciniamo alla comunione ed essere consapevoli che Gesù e li veramente e che diverrà tutt’uno con noi.

Gesù non è un cibo che viene digerito, ma compie il miracolo meraviglioso, lo assimiliamo e diventa parte noi.

Ripensando a tutto quello che accadde, mi venne in mente quello che Gesù ci ha lasciato nei vangeli in.

Matteo 8, 21E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 22Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Matteo 9, «13Non sono i sani che hanno bisogno del medico (Gesù), ma i malati. Luca 9, «62Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Matteo 28, «20Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

E da quel giorno non dirò mai più che sono solo.

Amen, Alleluia.

Esposito Tommaso.


Nessun commento:

Posta un commento

La piccola ANGELA

La piccola ANGELA

TESTIMONIANZA


NAPOLI 09/11/2004 A
S.S. Giovanni Paolo II °
Beatissimo Padre Giovanni Paolo II°, vorrei chiederle di pregare per la mia piccola Angela che si trova ancora in Ospedale Santobono di NA. ricoverata dal 09/11/2003 per un virus mortale preso nella sala operatoria.
In tre mesi ha subito ben sette interventi alla testa, al secondo intervento del 07/01/2004 e andata in coma e i dottori non davano speranze che sarebbe riuscita a vivere.
A quelle parole io e mia moglie abbiamo pianto tantissimo. Tornati a casa, e non riuscendo a dormire, abbiamo recitato il S. Rosario con mio fratello sua moglie e mio figlio Gaetano, avevamo davanti a noi la statua della Beata Vergine Maria e la foto della piccola Angela.
Finito di recitare il S. Rosario, mio fratello mi ha detto di aprire il vangelo e vedere cosa mi diceva il Signore Gesù, o aperto il vangelo e subito mi sono messo a piangere.
Non riuscivo a leggere, mi dicevano di calmarmi e di leggere cosa ci era scritto, così singhiozzando gli ho detto cosa avevo letto: ( “Và, tuo figlio vive” Gv 4,50).
Come si sa non si operano i pazienti che sono in coma, ma i dottori decisero di operarla, il 16/01/2004 ( dopo 9 giorni.) Dopo l’operazione i dottori dissero: l’intervento è riuscito. Io non avevo dubbi dopo la parola di Gesù non poteva essere altrimenti, e la mia piccola Angela incominciava a dare segni di risveglio. Le mie preghiere da quel momento sono state incessanti. Chiedendo alla mia Santa protettrice Santa Patrizia la sua intercessione, e inginocchiato davanti al tabernacolo di Gesù e davanti alla cripta di Don Giustino Maria Russolillo lodando e ringraziando, chiedevo interrottamente di guarire mia figlia. Scrivevo anche nel libro che si trova nella cripta tutto quello che succedeva giorno per giorno di mia figlia. Intanto nella Chiesa della Santa Famiglia di (NA) Pianura, si domandavano il perché di quel uomo che tutti i giorni andasse a pregare davanti al tabernacolo e giù alla cripta? Cosi mio fratello spiegò loro cosa mi era successo, e coinvolse tutti a pregare per mia figlia, così il nostro Parroco Don Mario Cavalera e tutti i gruppi di preghiera, le Suore Vocazioniste e tutti i praticanti della Chiesa hanno pregato con me il Venerabile Don Giustino Maria Russolillo che intercedesse presso Dio Padre Onnipotente e Gesù nostro unico Re e alla Vergine Maria nostra tenera madre di guarire la mia piccola Angela. Mia figlia si è svegliata dal coma, il virus è scomparso, e ringrazio Dio per tutto questo.
Ci sarebbe ancora tanto da dire e raccontare, di quanto mia figlia ha dovuto subire, ma con l’aiuto delle nostre preghiere e con ,l’intercessione di, Don Giustino, e Santa Patrizia , al nostro Signore Gesù e alla sua e nostra tenera madre la Vergine Maria le ha superate tutte. Ora i dottori dicono che la guarigione sarà lunga e la migliore terapia è il suo ritorno a casa. Continuando a pregare Don Giustino per questa sua intercessione, e con l’aiuto della sua preghiera la guarigione ci sarà! Grazie di vero cuore per avermi ascoltato. Lode e gloria al nostro Dio padre Onnipotente a Gesù e alla Vergine Maria ai Santi e tutti gli Angeli del Paradiso.
Gesù e Maria la benedicano e le siano sempre vicino. Un caloroso abbraccio dal papà di Angela, da mia moglie Maria e i miei figli Nunzia, Gaetano, e Salvatore.
Le bacio la mano. Esposito Tommaso
Pregate con noi che Dio porti a termine il suo operato, grazie.

Con questa mia testimonianza, e con l' aiuto di Dio possa toccare i cuori di tutti i battezzati lontano dall'amore di Dio.
Dio esiste, ed è in mezzo a noi.

Per chi non crede
Solo Dio è Padrone della vita, Lui solo sa quando un suo figlio deve andare da Lui, ricordatevi che non avete nessun diritto di togliere la vita, non avete il potere su un solo dei vostri capelli, se deve cadere o no, come decidere della vita di un altro? Figli del demonio un giorno anche da te il diavolo verrà a riscuotere la tua vita, e nessuno piangerà per te. Chi ti dice che E....... e tanti altri dovevano morire così, chi ti dice che un giorno non si sarebbe svegliata? Tanti si sono svegliati dal coma, perché lei no? Guardati intorno, esempi ci sono stati, uomo di poca fede, Matteo 17,20"Per la vostra poca fede.
In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.