QUESTA E LA MIA TESTIMONIANZA SCRITTA
INTEGRALE
La presenza di Gesù nell’Eucarestia
Vorrei dare con l’aiuto dello Spirito Santo e di Gesù, una risposta a tante persone che ancora mettono in discussione la presenza viva di Gesù nell’Eucarestia, con questa mia testimonianza.
Sono Tommaso uno dei tanti ministri dell’Eucarestia della Chiesa Santa Famiglia di Pianura Napoli.
Quando morì
Angela, mia figlia di 16 anni, il giorno 11 novembre 2017 ha lasciato questo
mondo per recarsi alla casa del Padre Nostro.
Il suo corpo
riposava nella nostra chiesa, perché non mi era possibile tenerla nella sua
casa per mancanza di spazio.
Il giorno
seguente che era Domenica io e mia moglie Maria andammo ad aprire la chiesa per
stare nella camera ardente allestita per lei dal mio parroco Mario Maiorano,
sentivo in me come una voce che mi diceva: “Ho bisogno di te, qui non puoi fare
niente per tua figlia, lei ora e con me e sta benissimo, mentre tu mi devi
portare dai miei figli ammalati”. Così dissi queste parole: “Angela a babbo ti
ho lasciato tante volte, nei giorni di festa e nei momenti più difficili per
te… Quando eri in rianimazione, nel reparto con mamma, nei momenti più
difficili per la tua salute, e in tante altre situazioni, tutto per portare
Gesù agli ammalati a me affidati. Angela, per questo ti chiedo perdono, se
anche oggi in questo momento ti lascio per andare dagli ammalati che aspettano
Gesù e la Sua parola, mi aspettano per ricevere da Gesù forza e speranza, ma
torno appena finito”. Così andai alla partecipazione della Santa Messa.
Al momento
della comunione, mi presentai davanti al mio sacerdote per ricevere
l’Eucarestia per gli ammalati, padre Mario mi guardò un po' sorpreso ma senza
dire niente mi diede Gesù Eucaristico, alla fine della Santa Messa dopo la
benedizione del mio sacerdote mi avviai.
Arrivai
dalla prima ammalata, la Sig. Dorotea Polverino, nel vedermi con stupore disse:
“Ma perdonami, non è morta tua figlia? E tu sei qui da me?”. Le risposi
dicendole: “Si, ma l’ho lasciata per portarti Gesù non sei contenta?” Rispose di
si con gioia e con le lacrime agli occhi, ringraziando Gesù per la Sua
presenza, perché prima che io arrivassi era triste sapendo che questa domenica
non avrebbe ricevuto Gesù, ma invece arrivò.
Vi dico che
dal momento che ho preso Gesù Eucaristico, non ho sentito più il dolore
derivante dall’assenza di mia figlia , non vi era tristezza o angoscia, ma
tantissima serenità e pace interiore.
Poi arrivato
nel portare l’ultima comunione, all’uscire da quella casa mi sentì crollare il
mondo addosso. Sentii di nuovo il dolore di un padre che aveva perso una figlia
e con la testa bassa e piangendo mi avviai in Chiesa, dove si trovava mia
figlia.
Arrivato in
chiesa e ripensando a tutto quanto era successo con la presenza di Gesù che
avevo nella teca sul mio cuore. Riferii a Padre Mario, che mi venne il pensiero
di chiedergli di avere tutto per me un’Ostia Consacrata, cosi da provare di
nuovo tutta quella serenità che solo Gesù può dare.
Vi dico che
tutto questo lo possiamo provare tutti, ogni volta che ci avviciniamo alla
comunione ed essere consapevoli che Gesù e li veramente e che diverrà tutt’uno
con noi.
Gesù non è
un cibo che viene digerito, ma compie il miracolo meraviglioso, lo assimiliamo
e diventa parte noi.
Ripensando a
tutto quello che accadde, mi venne in mente quello che Gesù ci ha lasciato nei vangeli in.
Matteo 8, 21E un altro dei
suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio
padre». 22Ma Gesù gli
rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Matteo 9, «13Non sono i sani che
hanno bisogno del medico (Gesù), ma i malati. Luca 9, «62Nessuno
che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di
Dio».
Matteo 28, «20Io sono con voi
tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
E da quel giorno non dirò mai più che sono solo.
Amen, Alleluia.
Esposito
Tommaso.